25 luglio 2004

Poltronisti

«Spero che tu sia stato nominato per le tue qualità e non per la generosità di Berlusconi», ha detto Follini a Buttiglione. Traduzione: «Sanno tutti che tu nei confronti di Mario Monti non conti proprio niente. Ed io non consentirò che Berlusconi, con la tua nomina, ci freghi ancora una volta».
Pecoraro Scanio, che mi è simpatico in alcune sue uscite, a proposito del siluramento di Mario Monti con la nomina di Rocco Buttiglione a Commissario europeo, ha detto: «è una vergogna. La rinuncia a Monti per una controfigura come Buttiglione è la prova del modesto livello del nostro governo. Il premier Berlusconi ha usato i soldi ottenuti grazie a un enorme conflitto di interessi per comprarsi pezzi di un altro partito».
Io spero che vinca Follini contro Buttiglione. E se lo pseudo filosofo venisse sfiduciato dalla carica di presidente dell’Udc?
Antonio Tabucchi, del quale sottoscrivo integralmente tutti gli interventi sulla politica italiana, in una lettera indirizzata al Berlusca scrive: «Egregio Pres.del Cons., Lei pensava che tutti i Suoi alleati fossero dei cafoni. Dei mediocri ai quali si può offrire una poltrona, una sdraio, un’amaca. Ma Follini forse ha letto il Vangelo ed ha trovato nel libro che è alla base del cristianesimo quegli aneliti di giustizia sociale, di eco-distribuzione del reddito, di liberazione dai potenti, che forse ispirarono il Cristo. Ed ha avuto lo scatto giusto».
Noi lo speriamo, perché crediamo che la vita non è pappatoia, velieri, ville, amicizie potenti, sniffamenti.

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