25 luglio 2006

In galera i corruttori, no all'indulto per loro

L'obiettivo morale di una maggioranza di centrosinistra non dovrebbe essere come far uscire Previti e compari dal carcere, ma come farci entrare Berlusconi.
Sto con Antonio Di Pietro che di indulto per i reati finanziari non vuole sentirne parlare.
Non sono d'accordo che escano dal carcere o non vi entrino Cesare Previti, Silvio Marina Piersilvio Berlusconi, Confalonieri, Wanna Marchi, Stefania Nobile, Moggi, Carraro, Giaruado, Galliani, Mazzini, De Sanctis, Pairetto, Bergamo, Fiorani, Gnutti, Ricucci, Coppola, Consorte, Sacchetti, Billè, Palenzona, Brancher, Grillo, Romani, Comincioli, Calderoli, Tarolli, Calisto Tanzi, Cesare Geronzi, Sergio Cragnotti, De Mita, Burlando, Alemanno, Raffaele Fitto, Salvo Sottili, Francesco Proietti Cosimi, Marcello Dell'Utri, Francesco Storace, Vincenzo De Luca, Altero Matteoli, Ugo Martinat, Silvano Moffa, Totò Cuffaro, Vittorio Adolfo, Giampiero Catone, Aldo Patricello, Teresio Delfino, Pino Firrarello, Nuccio Cusumano.
Per mandare in galera tutti questi "signori", se colpevoli, ho votato centrosinistra. Sarebbe una truffa usare il mio voto per mandarli in libertà. In questa impresa non era riuscita nemmeno la maggioranza di Berlusconi. Sarebbe una beffa se ci riuscisse la maggioranza di Prodi.
No al colpo di spugna su dieci anni di malaffare.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Piu chiaro di come l'hai espresso non si puo. Siamo in molti ad essere delusi.

Anonimo ha detto...

Sorry solo un punto... "Se passa l'indulto SIETE dei coglioni".

Con sincerità
Rosario

Anonimo ha detto...

sìììì, e finiamola anche con 'sti processi, tutti in galera e subito, via. anzi, niente galera chè costa: ci vuole una bella ghigliottina e la finiamo lì.

tutti dentro cazzo, che noi siamo antropologicamente superiori cazzarola! i giudici lo sanno, infatti si fanno eleggere con noi. dai, andiamo avanti così e ce la faremo a rivoltare l'italia come un calzino!

vai di pietro! fagliela vedere tu la Morale e i Valori!!

Anonimo ha detto...

Sono completamente d'accordo con te. Aggiungo questo: io, da perfetta qualunquista ME NE INFISCHIO se chi governa sta alla destra o alla sinistra in parlamento. Ma ho votato questo schieramento PROPRIO per le stesse ragioni che hai descritto in quattro parole.
Per quanto riguarda le liberalizzazioni delle professioni, sono rimasta incavolatissima, invece, per il fatto che il governo permetta a categorie professionali protette di mettere in atto un ricatto così ignobile. La liberalizzazione delle professioni va controllata, sicuramente, ma è INDISPENSABILE che avvenga perchè ormai non si è più difesi da certe corporazioni, che dettano legge laddove non posono e non devono.
Ma questa è un'altra storia.


Per inciso: io sono medico.

Anonimo ha detto...

Antonello De Pierro interviene contro l'indulto
by ufficio stampa Saturday, Jul. 29, 2006 at 1:46 AM mail:





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Il noto giornalista, che sta affiancando Antonio Di Pietro nella protesta, ha rilasciato dure dichiarazioni sull'argomento, con una critica decisamente trasversale



Il popolare giornalista Antonello De Pierro, direttore di Italymedia.it è intervenuto duramente sulla concessione dell’indulto aderendo alla protesta messa in atto da Antonio Di Pietro.
“Stiamo assistendo al più grave attentato alla cultura della legalità, che già nel nostro paese stava volgendo al tramonto, perdendosi nel crescente deserto dei valori autentici e scivolando nel sempre più profondo abisso dei falsi miti. Migliorare la situazione delle carceri è un dovere sacrosanto dell’impianto istituzionale legato all’assoluto e intoccabile rispetto per i diritti umani, ma chi si è macchiato di un delitto non può avere sconti di pena, la garanzia di condizioni umane per i detenuti, non può e non deve avere alcun rapporto di parentela con lo stravolgimento temporale delle condanne. Una maggioranza che si è piegata per promesse elettorali alla volontà della destra di garantire i reati finanziari e contro la pubblica amministrazione, tradisce vergognosamente la speranza del ripristino della legalità e soprattutto dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, svanita purtroppo nei cinque anni di governo delle destre, con la raffica di leggi ad personam a cui siamo stati abituati. Questo provvedimento incoraggia e garantisce l’impunità nei confronti di reati che vanno ad offendere la dignità ed il lavoro dei contribuenti. Ma soprattutto ridicolizza e vanifica il lavoro duro e rischioso svolto dalla magistratura e dalle forze dell’ordine. Se il centro-sinistra si comporta in Parlamento come chi ha governato finora, quale sarà il futuro di una nazione, che in larga parte dissente nel frangente, la quale aveva riposto la fiducia nel rispetto della legge nelle mani dell’attuale maggioranza con l’espressione democratica del voto nel segreto della cabina elettorale? Se poi l’elettorato tradito fa abbassare notevolmente i parametri della partecipazione politica o peggio diserta le urne, che non si levi dalle file della classe politica il lamento del coccodrillo che piange la prole elettorale, schiacciata e mortificata nell’esplicazione della sua volontà di una società basata sulla giustizia, sulla legalità, sulla tranquillità biologica. Ho un sogno: mi piacerebbe sapere che chi si sente ingannato, se ha una tessera di partito, l’abbia restituita ed eviti di sostenere altre sottoscrizioni a vantaggio di chi non garantisce la sicurezza e l’onestà nel tessuto sociale di cui siamo parte integrante. La democrazia è il governo del popolo; se prima c’era una plutocrazia, ora vige un’oligarchia che non solo non rispetta il popolo, ma lo tradisce. La piattaforma ideologica su cui si basa l’attuale classe dirigente non supporta in alcun modo questa condotta operativa, quindi sarebbe opportuno fare marcia indietro per conquistare la fiducia di chi forse la sta abbandonando inesorabilmente e definitivamente. Il portale Italymedia.it è aperto alle voci di protesta e di opinione, offrendosi di immortalarle nella rubrica “Lettere al direttore”. Io le leggerò personalmente tutte e pubblicherò quelle che rispettano le regole e i parametri del sito”.