17 maggio 2011

La debacle di Berlusconi


Berlusconi non incanta più. La sua politica dell'inganno e della menzogna non frutta più. La demonizzazione degli avversari irrita anziché attirare consensi. I quotidiani attacchi alla giustizia smascherano la paura di essere giudicato per le sue malefatte. Il suo patetico dongiovannismo infastidisce, soprattutto le donne. Se non stessimo in Italia, quasi certamente avrebbe già fatto la fine del potente direttore del Fondo Monetario Internazionale Strauss-Kahn; starebbe in galera.
I risultati elettorali delle elezioni amministrative del 15-16 maggio 2011 rappresentano il viale del tramonto di Berlusconi e del berlusconismo. Aveva detto che se a Milano non prendeva il numero dei voti delle precedenti elezioni comunali, ciò sarebbe stato una sua sconfitta personale. Ne ha preso metà dei voti di allora. Ne prenda atto e si ritiri a vita privata. Ma tutti i cittadini democratici italiani non abbassino la guardia; bisogna stare molto attenti ai colpi di coda dell'animale ferito.

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